Che cos’è e come funziona?
La Piattaforma Aree Idonee (PAI) è uno strumento digitale sviluppato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per facilitare l’individuazione delle aree più adatte e meno problematiche per l’installazione di impianti di energie rinnovabili in Italia. La piattaforma nasce in seguito alla sentenza del TAR che ha richiesto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) di riscrivere i criteri di individuazione delle aree idonee e non.
Dal 16 dicembre 2024 la PAI è online, mentre la possibilità per i Comuni di registrarsi è stata attivata il 22 aprile 2025. La versione pubblica, accessibile all’indirizzo https://areeidonee.gse.it/, consente di consultare e analizzare dati relativi alle zone idonee per la realizzazione di impianti rinnovabili, integrando informazioni provenienti dal proprio sistema e da fonti come il Corine Land Cover, un inventario europeo che classifica l’uso e la copertura del suolo in 44 categorie.
La PAI si inserisce come uno strumento fondamentale per accelerare gli investimenti nelle energie rinnovabili, contribuendo a una pianificazione più efficace e sostenibile, in linea con gli obiettivi del PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) al 2030.
Il Decreto PAI, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), disciplina il funzionamento della Piattaforma Aree Idonee e definisce i dati e le informazioni georeferenziate che devono essere integrate. La piattaforma raccoglie dati provenienti da diverse fonti: sia dal GSE, che fornisce informazioni sulla qualificazione del territorio, la classificazione delle superfici, le caratteristiche geomorfologiche e climatologiche, sia da altri enti come Ministeri, Agenzia del Demanio, Regioni, Province Autonome, Ispra, Terna e operatori di rete.
In particolare, il GSE mette a disposizione dati relativi ai consumi energetici e alla caratterizzazione territoriale attraverso il Sistema Informativo Integrato. Le amministrazioni territoriali sono invece chiamate a fornire informazioni su autorizzazioni ambientali ed edilizie, piani territoriali regionali, piani cave e miniere, e le reti autostradali regionali in concessione, contribuendo così a creare una mappa complessa e dettagliata delle aree potenzialmente idonee e delle eventuali criticità.
Questo sistema permette di ottimizzare la pianificazione degli impianti rinnovabili, rendendo più trasparente e condiviso il processo di selezione delle aree.
Quali sono i tempi della piattaforma?
Le tempistiche del processo di attivazione della Piattaforma Aree Idonee (PAI) sono state articolate come segue:
- Il Decreto PAI è stato registrato dalla Corte dei Conti e è entrato in vigore il 16 ottobre 2024.
- Il GSE aveva 30 giorni, ovvero fino a inizio novembre 2024, per definire le modalità operative di acquisizione e aggiornamento dei dati.
- Entro 45 giorni dalla pubblicazione delle modalità, i soggetti interessati dovevano fornire i dati richiesti, mentre il GSE ha iniziato a stipulare accordi istituzionali con vari soggetti per il trasferimento delle informazioni.
- La Piattaforma Aree Idonee è stata ufficialmente attivata il 16 dicembre 2024.
- Semestralmente, il GSE invierà al Ministero dell’Ambiente una relazione sullo stato di implementazione e aggiornamento della piattaforma.
Inoltre, ad aprile 2025 il GSE ha introdotto sulla piattaforma una nuova funzione dedicata ai Comuni, consentendo loro di registrarsi e consultare mappe interattive dettagliate sugli impianti, la caratterizzazione del territorio e altri dati geoclimatici, migliorando così la trasparenza e l’efficacia del processo di pianificazione delle energie rinnovabili.