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Il PNRR stanzia un fondo di oltre sei miliardi per sostenere un modello di sviluppo economico green con l’impiego diffuso delle tecnologie digitali. Scopriamo i benefici, requisiti e modalità di accesso.

Cos’è il piano transizione 5.0

Il piano Transizione 5.0 è individuato all’interno del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con cui il governo intende gestire i fondi europei Next Generation EU, destinati al rilancio economico post pandemia.

Il piano Transizione 5.0 è, in particolare, una misura destinata alle imprese di qualsiasi dimensione per il supporto di iniziative mirate alla digitalizzazione e al contenimento dei consumi. Lo strumento è dotato di 6,3 miliardi di euro di risorse complessive, di cui:

  • 3,78 miliardi destinati a investimenti in beni strumentali;
  • 1,89 miliardi per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e autoconsumo,
  • 630 milioni destinati alla formazione.

I fondi saranno erogati sotto forma di bonus e credito d’imposta.

Beneficiari

Possono beneficiare del supporto economico fornito dal piano Transizione 5.0 le imprese che effettuano investimenti nel biennio 2024 – 2025, con sede in Italia e/o residenti in Italia, indipendentemente dalla dimensione, settore di appartenenza, forma giuridica adattata, regime fiscale adottato. Gli investimenti devono essere destinati a progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici.

Sono escluse tuttavia:

  • le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del decreto legislativo n.231 del 2021;
  • le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa o sottoposte ad altra procedura concorsuale.

Forme di agevolazione

La misura di supporto prevista dal piano di Transizione 5.0 si concretizza in un credito d’imposta, ovvero nella possibilità di ridurre l’imposta da pagare sui propri utili netti mediante, appunto, òa fruizione di un credito.

L’entità dell’incentivo sarà differenziata in relazione al tipo di investimento e ad altri parametri che specifichiamo di seguito.

Incentivi green

Per quanto riguarda il supporto fornito alle imprese che investono nel risparmio energetico, le agevolazioni sono riservate a quei progetti innovativi che comportano una riduzione del consumo energetico dell’unità produttiva di almeno il 3%. Se il progetto interviene esclusivamente per uno specifico processo e non sull’intera unità produttiva (stabilimento) allora la percentuale sale al 5%.

Per questo tipo di progetti, il credito d’imposta concesso è calcolato:

  • al 35% delle spese ammissibili per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • al 15% delle spese ammissibili per gli investimenti superiori a 2,5 milioni e inferiori a 10 milioni di euro;
  • al 5% delle spese ammissibili per gli investimenti superiori ai 10 milioni di euro, con un limite massimo di 50 milioni di costi ammissibili all’anno.

Se i progetti messi in atto comportano una riduzione dei consumi energetici dal 6% al 10%, il credito d’imposta può aumentare fino al 40% – 45% dei costi ammissibili.

Innovazione digitale

Per quanto riguarda l’innovazione digitale virgola il piano Transizione 5.0 conferma il precedente piano Industria 4.0, ma aggiunge alle spese ammissibili anche lei applicazioni di monitoraggio dei consumi energetici, dell’efficienza energetica e ERP.

Come accedere al credito d’imposta

Al credito d’imposta previsto dal piano Transizione 5.0 si accede tramite una formale richiesta al GSE inoltrata tramite apposita procedura telematica, utilizzando le piattaforme e i modelli standard messi a disposizione dall’ente regolatore.

I soggetti interessati dovranno presentare apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente che attestino:

  • la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti;
  • una volta completati i lavori, l’effettiva realizzazione degli investimenti in maniera conforme alla certificazione prodotta precedentemente.

Come si utilizza il credito d’imposta

Il credito d’imposta è un credito che il soggetto matura – a fronte dell’accesso al meccanismo di supporto – nei confronti dello Stato. Nel momento in cui il soggetto è tenuto a saldare i suoi debiti nei confronti del fisco – ovvero, paga le imposte dovute – fa valere il suo credito, avendo come risultato una riduzione delle imposte dovute.

Dal punto di vista tecnico, quindi, il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 all’Agenzia delle Entrate attraverso le infrastrutture telematiche messe a disposizione dall’agenzia stessa. L’eventuale credito residuato potrà essere utilizzato nei periodi di imposta successivi, e sarà suddiviso in 5 quote annuali di pari importo.

Il credito d’imposta previsto dal piano Transizione 5.0 non può essere ceduto o trasferito.

Spese ammissibili

Sono agevolabili tramite il piano Transizione 5.0 i nuovi investimenti effettuati nel biennio 2024 – 2025 in beni materiali (macchine e utensili) e immateriali (software), strumentali all’esercizio dell’impresa e attraverso i quali si consegua una riduzione dei consumi energetici. L’elenco dettagliato delle spese ammissibili e fornito negli allegati A e B della legge n.232 del 2016.

Non sono invece considerate ammissibili le spese destinate ad attività connesse direttamente all’utilizzo di combustibili fossili, alle emissioni di gas a effetto serra non inferiori agli standard di riferimento, alle discariche di rifiuti e agli inceneritori, e ad attività nel cui processo produttivo venga generata un’elevata dose di sostanze inquinanti classificate come pericolose.

Verifiche da parte del GSE

il GSE sarà responsabile dei processi di verifica in una duplice modalità:

  • nella prima fase, verificherà la correttezza formale della documentazione inoltrata dai singoli soggetti e la disponibilità delle somme.
  • nella seconda fase, effettuerà anche controlli a campione per verificare la congruità tra l’obiettivo di risparmio energetico dichiarato e la tipologia degli investimenti effettuati.

Cumulabilità

Il credito d’imposta Transizione 5.0 non è cumulabile per gli stessi costi ammissibili con quello previsto dal piano Transizione 4.0. E’ tuttavia cumulabile con altre agevolazioni che riguardano i medesimi costi, a condizione che questo accumulo non superi il costo sostenuto.

Conclusione

Il piano Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità senza precedenti per le imprese italiane di tutte le dimensioni e settori, offrendo un ampio sostegno finanziario per iniziative green digitali. Con una dotazione di oltre sei miliardi di euro, questo piano mira a promuovere la digitalizzazione e la sostenibilità, favorendo investimenti in beni strumentali, autoproduzione di energia rinnovabile, e formazione. Attraverso l’accesso a credito d’imposta e bonus, le imprese possono adottare tecnologie innovative e ridurre i consumi energetici, contribuendo così alla trasformazione del panorama economico verso un modello più sostenibile e digitale.

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