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La riduzione del numero di nuove installazioni di impianti residenziali ha influito sul totale di unità installate, ma grazie al Capacity Market e alla crescente dimensione degli impianti di energia rinnovabile, la capacità totale di sistemi di accumulo in Italia ha continuato a crescere in modo esponenziale. Nel 2024, questa capacità ha raggiunto circa 3.359 MWh, evidenziando il ruolo chiave dei grandi sistemi di energy storage nel supportare la transizione energetica e l’integrazione delle rinnovabili su larga scala.

I dati aggiornati a fine 2024 per i sistemi di accumulo in Italia evidenziano alcune tendenze interessanti:

  1. Diminuzione delle installazioni domestiche: Con la fine del Superbonus nella sua forma più vantaggiosa, si è osservato un calo nel numero di impianti fotovoltaici domestici. Questo ha portato a una riduzione anche nel numero di sistemi di accumulo installati a livello individuale.
  2. Aumento di capacità e potenza: Nonostante il calo delle installazioni domestiche, capacità e potenza cumulata dei sistemi di accumulo sono cresciute in modo esponenziale. Questo trend è trainato principalmente dal segmento utility scale, che comprende grandi sistemi di energy storage collegati alla rete di trasmissione o integrati in grandi impianti rinnovabili.
  3. Focus sul segmento utility scale: La crescita significativa è dovuta ai grandi sistemi di accumulo, che permettono di gestire in modo più efficiente l’energia proveniente da impianti rinnovabili di grandi dimensioni e di supportare stabilità e capacità della rete elettrica.
  4. Impianti residenziali (<20 kWh): nel 2024, registrano un forte calo rispetto all’anno precedente, con:
      • Numero di impianti: -29%
      • Capacità: -33%
      • Potenza: -32% Questo indica una forte contrazione nelle installazioni di accumuli residenziali piccole, probabilmente dovuta alla diminuzione degli incentivi e alla fine del Superbonus.
    • Segmento C&I (20 kWh – 1 MWh): anche qui si osserva un declino significativo rispetto al 2023, con:
      • Numero di impianti: -26%
      • Capacità: -16%
      • Potenza: -34% L’incertezza sul Piano Industria 5.0 e la revisione del PNRR hanno contribuito a questa battuta d’arresto, limitando le nuove installazioni.
    • Configurazioni:
      • La maggior parte degli impianti riguarda sistemi “lato produzione” (97%), ovvero sistemi installati vicino agli impianti di generazione.
      • Tuttavia, la configurazione “lato post produzione” (che immagazzina energia dopo la produzione) prevale in termini di potenza (62%) e capacità (53%), riflettendo la tendenza verso sistemi di grande scala di energy storage.
    • Distribuzione regionale:
      • Regioni come Sardegna, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia hanno registrato crescita di potenza e capacità, principalmente grazie agli impianti di scala utility.
      • Quasi tutte le regioni, ad eccezione di Marche e Friuli-Venezia Giulia, hanno visto una diminuzione nel numero di sistemi di accumulo, con una diminuzione complessiva del 32% a livello nazionale.
      • I dati e le analisi evidenziano un’inversione di tendenza significativa nel settore degli sistemi di accumulo in Italia, con un forte focus sull’era dell’Utility Scale. Ecco i punti chiave:

L’era dell’Utility Scale

L’adozione della tecnologia di accumulo di grande scala (Utility Scale) sta diventando il principale motore di sviluppo del settore in Italia, grazie anche alle nuove normative che incentivano e facilitano la realizzazione di impianti con capacità superiore a 1 MWh. Questa transizione segnala un cambiamento strategico nel mercato energetico nazionale, orientato verso sistemi più grandi, più efficienti e più competitivi, in grado di sostenere la crescente integrazione delle energie rinnovabili e la stabilità della rete.

  • Caratteristiche principali: Si tratta di grandi impianti con capacità superiore a 1 MWh, che stanno diventando il segmento dominante grazie anche al quadro normativo favorevole.
  • Sviluppo normative: Il Capacity Market e il MACSE (Meccanismo di Accordo per il Community Storage Energetico) hanno fornito un impulso deciso alla crescita di questi sistemi.
  • Impatto sui numeri 2024:
    • Capacità installata: Da 507 MWh nel 2023 a 3.359 MWh nel 2024.
    • Potenza installata: Da 222 MW a 851 MW nello stesso periodo.
    • Nuove installazioni: 14 grandi impianti oltre 10 MWh entrati in esercizio, di cui due circa 800 MWh ciascuno.
    • Contributo alle aste Capacity Market: Questi 14 impianti hanno portato in rete complessivamente 3.310 MWh di capacità e 811 MW di potenza.

Andamento nel 2025

  • La crescita è proseguita con moderato slancio: alla fine di aprile 2025, Terna segnala una capacità totale cumulata di oltre 67.300 MWh e 10.474 MW di potenza.

Tendenze di competitività ed economia

  • Aste Capacity Market:
    • I sistemi di accumulo stanno diventando tra le tecnologie più competitive per il nuovo approvvigionamento energetico.
    • Nell’ultima asta, hanno coperto il 95% della potenza aggiudicata.
    • Prezzi di aggiudicazione: in calo costante, da circa 75.000 €/MW/anno nel 2022 a circa 47.000 €/MW/anno nel 2027, un valore comparabile a quello degli impianti termoelettrici esistenti, a testimonianza della competitività della tecnologia.

Conclusioni

L’Italia sta assistendo a una trasformazione del mercato energetico con una preferenza crescente per sistemi di accumulo di grande scala, stimolati da strumenti economici e normativi favorevoli. Questa evoluzione posiziona il paese come uno dei mercati più attrattivi in Europa nel settore degli energy storage.

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