Un’intera nazione al buio. Ancora non è chiara l’origine del grande blackout che ha colpito la Spagna, il Portogallo e il sud della Francia. Tre sono le ipotesi possibili: guasto tecnico, variazioni termiche causate da eventi atmosferici, o un attacco informatico. Fin dalle prime ore, il caos ha invaso tutto il paese: aeroporti, stazioni ferroviarie, traffico stradale. Con la rete elettrica e i sistemi informatici non funzionanti, è impossibile gestire qualunque situazione. In un momento così critico per la Spagna, il premier Pedro Sanchez afferma che “non si esclude nessuna possibilità”. Questo è stato il leitmotiv dell’intera giornata. Solo in serata Sanchez ha dichiarato: “Non era mai accaduto che 15 gigawatt di potenza sparissero improvvisamente in così poco tempo, causando un crollo totale del sistema elettrico”. Le cause del blackout? Ancora ignote.
Dal punto di vista tecnico, si è registrata una significativa oscillazione nei flussi di potenza della rete elettrica che ha portato alla disconnessione dell’intero paese dal sistema elettrico europeo. Anche Red Electrica, l’operatore spagnolo, ritiene che il blackout sia stato causato da un’oscillazione del flusso di origine incerta. Ma cosa è realmente accaduto?
Le tre ipotesi del blackout
Guasto tecnico: Sebbene meno spettacolare mediaticamente, questa ipotesi rimane la più probabile; anche in tempi digitali un guasto tecnico in un punto cruciale della rete di trasmissione potrebbe aver causato il blackout, creando un effetto domino che si è propagato in Portogallo e Francia attraverso le interconnessioni.
Evento atmosferico: L’operatore portoghese REN ha suggerito che il blackout potrebbe essere legato a un “raro fenomeno atmosferico” che avrebbe indotto oscillazioni anomale nelle linee ad altissima tensione a causa di variazioni estreme di temperatura. Fenomeni meteorologici estremi come caldo intenso, gelo o neve possono provocare la disconnessione del sistema elettrico.
Cyberattacco: Questa è stata una delle prime supposizioni riguardanti attacchi criminali o terroristici. Basterebbe un malware che superi le protezioni software e comprometta il sistema centrale che gestisce la rete elettrica per causare un blackout di tale portata. Attualmente non ci sono prove concrete in questa direzione, sebbene le autorità spagnole e lo stesso premier non abbiano escluso questa possibilità.
La quarta ipotesi: sovrapproduzione
Non va scartata una quarta ipotesi riguardante uno squilibrio nella rete tra energia prodotta e consumata dagli utenti. Produzione e consumo devono essere bilanciati per mantenere stabile la frequenza della rete europea a 50 Hz. Un’eccessiva produzione energetica rispetto alla domanda può causare un blackout.
99% dell’elettricità ripristinata Secondo REE (Red Eléctrica de España), oltre il 99% dell’elettricità è stato ripristinato dopo il blackout. La metropolitana di Madrid resta chiusa mentre l’azienda continua a lavorare per ristabilire il servizio. Tutte le linee restano inattive e si consiglia l’uso dei mezzi pubblici di superficie. In Portogallo circa 6,2 milioni su 6,5 milioni di abitazioni hanno già avuto l’elettricità ripristinata durante la notte.
Blackout oltre i confini spagnoli
L’impatto dell’interruzione elettrica si estende oltre i confini della Spagna fino al Portogallo e alla Francia. Alcuni comuni nel sud della Francia, soprattutto in Occitania e nella zona di Perpignano (nota come Catalogna francese), stanno subendo gravi conseguenze a causa del grande blackout. Anche i cittadini di Andorra hanno segnalato interruzioni della corrente elettrica. A Lisbona e Porto i semafori sono andati fuori uso, aumentando il rischio d’incidenti su strade già congestionate.


