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Da aprile a giugno 2025, il settore delle energie rinnovabili in Italia ha registrato un netto rallentamento, con un calo del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo cambiamento segnala un momento critico per un mercato che, dopo un 2024 di grande espansione, si trova a fronteggiare una serie di sfide significative. La situazione attuale mette a rischio il raggiungimento degli obiettivi stabiliti per il 2025, con un impatto potenzialmente negativo sulla transizione energetica del paese.

Un’analisi del mercato delle rinnovabili

L’Osservatorio FER, realizzato da ANIE Rinnovabili, ha fornito dati allarmanti riguardo all’andamento delle fonti di energia rinnovabile (FER) in Italia. Nel primo semestre del 2025, il mercato ha mostrato segni di stanchezza, evidenziando come la mancanza di una normativa stabile continui a ostacolare lo sviluppo del settore. La situazione è aggravata dalla presenza di provvedimenti in attesa di approvazione, modifiche last minute alle leggi esistenti e incentivi che sono stati completamente cancellati. Questi fattori hanno contribuito a un’installazione di circa 3 GW di nuova potenza, di cui solo 1,1 GW sono stati messi in esercizio negli ultimi tre mesi.

Il ruolo del fotovoltaico

Il fotovoltaico, che ha storicamente rappresentato la spina dorsale dello sviluppo delle rinnovabili in Italia, ha nuovamente mostrato di essere il segmento più attivo, ma con una crescita sempre più limitata. Nel secondo trimestre del 2025, sono stati aggiunti solo 1.092 MW di nuova capacità fotovoltaica. Questo rappresenta un calo del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un diminuzione del 18% rispetto al trimestre precedente.

Un’analisi più approfondita rivela che, tra i 55.341 impianti solari allacciati alla rete, il 30% appartiene alla categoria di piccola taglia (fino a 20 kW), mentre il 31% è di tipo commerciale e industriale (20 kW-1 MW). La parte restante è costituita da impianti di grande dimensione, in particolare quelli classificati come utility scale (da 1 MW a 10 MW), che rappresentano il 24% del totale. Questo segmento ha dimostrato una maggiore facilità di autorizzazione rispetto ai grandi impianti utility scale (oltre 10 MW) e sembra essere l’unico a mostrare una tendenza positiva.

Ripartizione del segmento fotovoltaico

Analizzando ulteriormente la ripartizione del mercato fotovoltaico, si notano i seguenti dati:

– **Settore residenziale**: 329 MW installati, con una diminuzione del 23% rispetto allo stesso periodo del 2024.
– **Settore commerciale e industriale (C&I)**: 342 MW installati, in calo del 31%.
– **Utility Scale**: 266 MW installati, con un incremento del 13%.
– **Large Utility Scale**: 155 MW installati, in calo del 48%.

Questi numeri mostrano chiaramente come il fotovoltaico domestico, che ha rappresentato una leva di crescita fondamentale fino al 2023, stia perdendo slancio. Anche il segmento C&I, che aveva mostrato una crescita significativa nei mesi precedenti, sembra ora rallentare.

Le sfide per il mercato delle rinnovabili

Le difficoltà che il settore delle rinnovabili sta affrontando sono molteplici. Tra i problemi più gravi ci sono le complesse procedure autorizzative e le sfide legate alla connessione alla rete. Queste problematiche sono amplificate da un crescente sentimento di opposizione locale, noto come “NIMBY” (Not In My Back Yard), che ostacola lo sviluppo di nuovi impianti. Inoltre, la continua evoluzione del quadro normativo non offre le necessarie garanzie agli investitori, creando incertezza e frenando gli investimenti.

ANIE Rinnovabili sottolinea che la situazione attuale è insostenibile e richiede interventi urgenti. Ad esempio, gli strumenti come il Reddito Energetico, il CACER e il Piano Transizione 5.0 non riescono a compensare le perdite nei segmenti residenziale e commerciale. La necessità di accelerare l’emanazione del Conto Termico 3.0 è diventata impellente, poiché attualmente è fermo da 14 mesi in attesa di approvazione.

Un altro aspetto critico riguarda le detrazioni fiscali. La prevista riduzione dell’aliquota dal 50% al 36% per il 2026 potrebbe ulteriormente contrarre gli investimenti nel settore residenziale, rendendo necessario un correttivo nella prossima legge di bilancio per evitare di deprimere ulteriormente il mercato.

Altre fonti rinnovabili in difficoltà

Se il fotovoltaico sta affrontando difficoltà, anche le altre fonti di energia rinnovabile non stanno vivendo momenti migliori. Nel secondo trimestre del 2025, sono stati installati solo 84 MW di nuova capacità eolica, 5 MW di idroelettrico e appena 2 MW di bioenergie.

In dettaglio, l’eolico ha mostrato un calo del 55% sia rispetto al secondo trimestre del 2024 sia rispetto al trimestre precedente. Solo 12 nuovi impianti a terra sono stati attivati, e la maggior parte della nuova potenza installata è concentrata in due progetti nel sud Italia, con 68 MW a Foggia e 18 MW a Potenza.

Anche l’idroelettrico ha subito una flessione, con una diminuzione del 40% rispetto allo stesso trimestre del 2024. Solo 15 impianti, per lo più di potenza inferiore a 1 MW, sono stati messi in esercizio, principalmente in Valle d’Aosta, Piemonte e Toscana.

Le bioenergie, infine, hanno visto un calo del 61% nella nuova capacità installata rispetto all’anno precedente e del 32% rispetto al trimestre precedente, con tutti gli impianti attivati di potenza inferiore a 1 MW. Le regioni che hanno registrato i maggiori progressi in questo settore sono Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

Conclusione

In sintesi, il mercato delle energie rinnovabili in Italia sta attraversando un periodo di difficoltà, con una significativa diminuzione della nuova capacità installata e una serie di sfide normative e autorizzative che ostacolano la crescita. Se questa tendenza dovesse continuare, l’Italia potrebbe chiudere il 2025 con meno di 6 GW di nuova capacità installata, mancando l’obiettivo di 7,2 GW stabilito dal DM Aree Idonee. Al 30 giugno 2025, in Italia erano installati 2.006.706 impianti rinnovabili, per una potenza totale cumulativa di 79,36 GW. È essenziale che vengano adottate misure urgenti e concrete per garantire un futuro sostenibile e prospero per il settore delle rinnovabili nel paese.

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