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L’Italia ha appena ottenuto il via libera europeo per istituire un aiuto di Stato dedicato al settore dell’agrivoltaico che incentiverà gli investimenti con finanziamenti e tariffe incentivanti.

La Commissione Europea ha dato il via libera agli aiuti di Stato per il settore agrivoltaico con un fondo di 1,7 miliardi di euro finanziato, in parte, dal Fondo Rrf, il dispositivo europeo per la ripresa e resilienza dopo la crisi del Covid. La misura rientra nella strategia dell’Italia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la quota di energie rinnovabili e prevede un regime di sostegno che varrà fino alla fine del 2024. Scopriamone i dettagli.

Cos’è l’agrivoltaico

Con il termine agrivoltaico si indica un sistema di produzione di energia solare che permette di combinare impianti fotovoltaici e coltivazioni sui terreni agricoli. Un impianto agrivoltaico, pertanto, è studiato in modo che la presenza dei pannelli solari sul terreno non invalidi la possibilità e la qualità delle coltivazioni; avrà quindi delle caratteristiche peculiari, diverse da quelle richieste ad un comune impianto fotovoltaico: il terreno sui cui vengono installati i moduli, ad esempio, non viene impermeabilizzato, e la struttura che ospita i moduli solari dovrà elevarsi ad una determinata quota rispetto al suolo.

In un impianto agrivoltaico, la produzione di energia solare e dei prodotti dell’agricoltura convivono e sono complementari.

La valutazione della Commissione Europea

Tutte le riforme che istituiscono e regolano aiuti di Stato, compresi quelli previsti dai piani nazionali di ripresa e resilienza, devono essere notificate alla Commissione Europea e ricevere l’approvazione ufficiale (a meno che non soddisfino le condizioni di esenzione).

Nel processo decisionale, la Commissione si accerta che le norme applicabili in materia di aiuti di Stato siano rispettate; questo viene fatto per garantire che i fondi del dispositivo di finanza agevolata siano utilizzati in modo da non escludere i finanziamenti privati e rispettare, quanto più possibile, le dinamiche della libera concorrenza.

Per velocizzare l’applicazione dei dispositivi, la Commissione ha fornito delle linee guida – nella disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia 2022 – che forniscono informazioni sui parametri che si utilizzano per la valutazione delle riforme. In questo modo, è più facile per gli Stati membri elaborare regimi di sostegno conformi alle linee guida e che possano essere approvati velocemente.

Il regime di aiuti per l’agrivoltaico è stato valutato dalla Commissione Europea sulla base delle norme UE per gli aiuti di Stato, le quali consentono agli Stati membri di sostenere alcune attività economiche a determinate condizioni, e anche sulla base del sopra menzionato della disciplina CEEAG – Climate, Energy and Environmental Aid Guidelines, le linee guida in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia.

Nella sua valutazione, la Commissione Europea ha quindi valutato che:

  • il regime di aiuti previsto agevola lo sviluppo di una attività economica, in particolare si agevola la produzione di energia elettrica rinnovabili attraverso impianti agrivoltaici.
  • la misura si allinea con le strategie che l’Italia mette in atto per conseguire gli obiettivi ambientali europei e nazionali.
  • la misura è proporzionata, ovvero si limita al minimo necessario per stimolare gli investimenti nel settore dell’agrivoltaico.
  • il regime di aiuti prevede le giuste misure di salvaguardia: una gara competitiva per la concessione dell’agevolazione e un meccanismo di recupero nel caso in cui si verifichi un aumento del costo dell’energia.
  • la misura ha un effetto di incentivazione, ovvero è necessaria: senza di essa, i beneficiari dell’aiuto non realizzerebbero gli investimenti in oggetto.

La Commissione, infine, ha valutato che l’aiuto di Stato proposto produce effetti positivi in linea con il Green Deal europeo che superano quelli negativi di distorsione della concorrenza. Per tutti questi motivi, il regime italiano è stato dichiarato conforme alle linee guide europee e ha ricevuto l’approvazione ufficiale.

Il regime di sostegno all’agrivoltaico

Il regime di sostegno all’agrivoltaico mette a disposizione un fondo da 1,7 miliardi di euro per incentivare gli investimenti nel settore ed è finanziato tramite il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Cosa agevola

L’aiuto di Stato eroga agevolazioni finanziarie per la costruzione e la gestione di impianti agrivoltaici nuovi realizzati sul territorio italiano per una capacità totale di 1,04 GW e una produzione di energia elettrica pari ad almeno 1300 GWh all’anno. Nel concreto, l’aiuto finanziario si articolare in questo modo:

  • sovvenzioni agli investimenti. Dei 1,7 miliardi di euro messi a disposizione, 1,1 miliardi sono dedicati a sovvenzionare i progetti coprendo fino al 40% delle spese ammissibili;
  • tariffe incentivanti. La porzione restante del fondo servirà a coprire la differenza tra le tariffe incentivanti e i prezzi dell’energia. I beneficiari potranno infatti godere di tariffe ribassate determinate mediante una procedura di gara competitiva secondo il principio del pay-as-bid (pagamento in base al prezzo di offerta). Nel caso in cui i prezzi dell’energia dovessero aumentare e superare una certa soglia, è previsto un meccanismo di recupero che consente il rimborso di qualsiasi importo superiore alle tariffe di incentivazione.

Requisiti di accesso

Possono beneficiare dell’aiuto di Stato per l’agrivoltaico i produttori agricoli che costruiscono impianti agrivoltaici nuovi su terreni agricoli utilizzati situati in territorio italiano. Il regime di aiuto resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024.

I progetti che otterranno l’agevolazione dovranno diventare operativi entro il 30 giugno 2026. 

Le modalità di presentazione delle domande e gli ulteriori requisiti di accesso diverranno noti negli appositi bandi di assegnazione.

I bandi di assegnazione

Il regime di aiuti ha appena ricevuto l’approvazione della Commissione Europea ma non è ancora operativo. A questo punto, entra in gioco il Gse, Gestore dei Servizi Energetici, che avrà il compito di redigere e lanciare i bandi di assegnazione oltre che di seguire le procedure di assegnazione ed erogare gli incentivi ai beneficiari.

Conclusione

Come nelle parole del Commissario Europeo Didier Reynders, responsabile della politica di concorrenza, il regime di aiuto per l’agrivoltaico da 1,7 miliardi di euro consentirà “all’Italia di sostenere un uso più efficiente dei terreni, combinando l’agricoltura con la produzione di energia rinnovabile. Contribuirà alla ecologizzazione del settore agricolo e alla transizione verso la neutralità climatica”. 

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