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Pubblicato il decreto di incentivo all’agrivoltaico innovativo. Ecco le modalità di accesso alle agevolazioni.  

Lo scorso 14 febbraio è entrato in vigore il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che incentiva la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi sperimentali. L’obiettivo del provvedimento è la realizzazione di almeno 1,04 gigawatt di impianti agrivoltaici (in cui la produzione di energia solare coesiste con la pratica agricola) nuovi, e una produzione annua di almeno 1300 gigawatt/ora. Tipologie dei contributi, beneficiari, requisiti e modalità di accesso sono specificati all’interno del decreto: scopriamo insieme tutti i dettagli.  

Cos’è un impianto agrivoltaico innovativo  

Come abbiamo accennato, i contributi previsti sono destinati agli impianti agrivoltaici innovativi, punto. Ma quali sono le loro caratteristiche?  

Gli impianti agrivoltaici sono installazioni fotovoltaiche posizionate su terreno agricolo utilizzato, che preservano la continuità dell’attività agricola o pastorale, garantendo lo sfruttamento simultaneo di entrambe le risorse: terreno e luce solare.  

Perché possa essere definito innovativo, questo tipo di impianto deve:  

  • prevedere soluzioni innovative per il montaggio e la rotazione dei moduli; 
  • prevedere sistemi di monitoraggio che consentano di tenere sotto controllo gli effetti che la presenza dei pannelli può avere sulle colture (parametri come microclima, approvvigionamento idrico, virgola e altri).  

Come si accede all’incentivo: criteri minimi  

I requisiti minimi per accedere agli incentivi riguardano principalmente le caratteristiche costruttive e operative dei sistemi agrivoltaici. In particolare:  

  • la superficie destinata all’attività agricola deve costituire almeno il 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico;  
  • l’altezza minima dei pannelli fotovoltaici deve essere di 1,3 metri per le attività zootecniche, e 2,1 metri per le attività colturali, in modo da consentire la continuità delle suddette attività anche sotto i moduli; 
  • la produzione di energia elettrica del sistema agrivoltaico non deve essere inferiore al 60% di quella di un impianto fotovoltaico standard di riferimento.  

Beneficiari 

I contributi per l’agrivoltaico innovativo sono rivolti a due tipologie di beneficiari:  

  1. imprenditori agricoli e agricoltori, si è in forma individuale o di società o cooperative. Sono anche ammesse associazioni temporanee costituite da due o più agricoltori, imprenditori agricoli e/o società/cooperative agricole.  
  1. associazioni temporanee di imprese che siano composte da almeno un soggetto operante nel settore agricolo.  

I contributi previsti  

Il decreto per l’agrivoltaico innovativo prevede un contributo a fondo perduto pari al 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica netta immessa in rete.  

Il contributo a fondo perduto è, in particolare, un contributo in conto capitale (volto a incrementare i mezzi patrimoniali del beneficiario) che attinge ad un fondo di oltre 1 miliardo di euro previsto dal PNRR (Componente 2, Missione 2, Investimento 1.1. – “Sviluppo agro-voltaico”).  

Ma quali sono le spese ammissibili?  

All’interno del decreto, le spese ammissibili sono elencate nell’allegato 3, e possono essere così riassunte:  

  • spese per la realizzazione dell’impianto agrivoltaico, ovvero relative all’acquisto e installazione di moduli fotovoltaici, inverter, strutture di montaggio, sistemi di orientamento, moduli, componentistica elettrica; 
  • acquisto, installazione e configurazione dei sistemi di monitoraggio, inclusi i programmi informatici funzionali alla gestione dell’impianto; 
  • acquisto e installazione dei sistemi di accumulo; 
  • connessione alla rete elettrica pubblica; 
  • opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’impianto agrivoltaico;  
  • acquisto, trasporto e installazione dei macchinari e delle attrezzature, comprese le spese per la loro messa in opera e per l’esercizio; 
  • indagini geologiche e geotecniche e progettazione; 
  • spese relative alla direzione dei lavori, alla gestione della sicurezza e della contabilità; 
  • spese relative a consulenze, supporto tecnico e collaudi.  

Le spese relative alle attività preliminari, amministrative e di supporto e consulenza sono finanziabili per un totale che sia inferiore al 10% dell’intero importo ammesso al finanziamento.  

Come si accede all’incentivo per l’agrivoltaico innovativo?  

Le modalità e i tempi di accesso e il riconoscimento ed erogazione degli incentivi saranno proposte dal GSE (il Gestore dei Servizi Energetici, l’ente, responsabile della gestione dell’incentivo) e dovrà essere approvato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Le regole saranno rese pubbliche tramite bando 

In ogni caso, l’accesso all’incentivo è concesso attraverso una delle due modalità:  

  1. Tramite iscrizione ad appositi registri, i quali saranno riservati ad impianti di potenza fino a 1 megawatt, realizzati da imprenditori agricoli o organizzazioni (per un contingente di 300 megawatt).  
  1. Tutti gli altri impianti (di qualsiasi potenza) realizzati da imprenditori agricoli o organizzazioni (anche temporanee) dovranno partecipare ad una procedura competitiva (per un totale di 740 megawatt).  

Potranno, inoltre, partecipare alle procedure di iscrizione al registro o competitive i progetti di impianti di nuova costruzione che:  

  • sono in possesso del titolo abilitativo alla installazione dell’impianto e al suo esercizio; 
  • sono in possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica pubblica accettato; 
  • possono garantire la continuità delle attività agricole o pastorali nell’area sottostante l’impianto; 
  • sono conformi alle norme nazionali ed europee in materia di DNSH (Do o Significant Harm) – il progetto, cioè, non deve arrecare danno all’ambiente; 
  • hanno ottenuto da un istituto bancario la certificazione che attesta la capacità economica finanziaria del soggetto proponente.  

Tempi di realizzazione  

Il decreto del MASE fornisce anche precise indicazioni per quanto riguarda i tempi di realizzazione: i progetti selezionati dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di comunicazione dell’esito positivo della procedura e comunque non oltre il 30 giugno 2026. Il mancato rispetto dei termini comporterà una decurtazione dello 0,5% sulla tariffa incentivata spettante per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di 9 mesi e non oltre il 30 giugno 2026. Nel caso in cui non venga rispettata la scadenza degli ulteriori 9 mesi, decadrà il diritto di accesso a tutti i benefici previsti dall’incentivo.  

Conclusione  

Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aperto nuove opportunità nel settore dell’agrivoltaico innovativo, incentivando la realizzazione di impianti che coniugano la produzione di energia solare con l’attività agricola. Le modalità di accesso ai contributi sono ben definite, con requisiti chiari per i beneficiari e spese ammissibili dettagliate. La pubblicazione dei bandi e l’adozione delle regole di erogazione degli incentivi saranno fondamentali per garantire una corretta implementazione di questo provvedimento, portando benefici sia in termini ambientali che economici. 

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