Agrifotovoltaico: di che cosa si tratta?
L’agrifotovoltaico è una tecnologia in grado di mettere insieme agricoltura e produzione di energia solare: essa consiste nell’installazione dei pannelli solari al di sopra dei campi coltivati, in modo da poter dar vita ad un sistema efficiente, in grado di sfruttare lo spazio disponibile in modo integrato.
Principali caratteristiche tecniche di un campo agrifotovoltaico. 1
Tipologie di colture adatte ad un campo agrifotovoltaico. 2
Quanto è sviluppato l’agrifotovoltaico in Europa?. 2
Quanto è sviluppato l’agrifotovoltaico in Italia?. 3
In quali regioni italiane l’agrifotovoltaico è maggiormente sviluppato?. 3
Esistono agevolazioni per l’agrifotovoltaico?. 3
Cenni generali
Il montaggio dei pannelli solari avviene sopra apposite strutture, avendo cura di calcolare un’altezza adeguata che garantisca un equilibrio tra la crescita delle piante e l’ombra necessaria per la protezione delle medesime; ovviamente l’obiettivo dell’agrifotovoltaico rimane sempre quello di massimizzare la produzione di energia solare, le cui finalità sono sempre la generazione di energia per uso domestico oppure per l’interscambio con la rete elettrica.
In linea generale, l’ombra fornita dai pannelli solari può avere effetti positivi sulla coltivazione, ad esempio agendo sulla riduzione della temperatura e della correlata evaporazione dell’acqua: ne risulta un suolo con un livello di umidità decisamente più costante; questa condizione può risultare particolarmente utile in zone aride oppure in periodi di siccità. Senza dubbio si tratta di soluzioni innovative, dal momento che combinano la produzione di energia rinnovabile con la realizzazione di obiettivi di sostenibilità agricola.
Principali caratteristiche tecniche di un campo agrifotovoltaico
Le principali caratteristiche che si possono rinvenire in un campo agrifotovoltaico sono sostanzialmente le seguenti:
- Potenza nominale: indica la quantità di energia che può essere generata in condizioni ideali, viene ad essere espressa in Kilowatt Peak (KWp) e dipende dalla superficie delle pannellature installate;
- Efficienza: indica la percentuale di conversione in energia elettrica della quantità di energia solare che incide sui pannelli, con una certa variabilità legata alla tipologia di pannellature utilizzate;
- Densità di potenza: indica quanti KWp di potenza possono essere installati con riferimento ad una superficie determinata; possono esserci delle variazioni legate alla quantità di pannelli installati ed alla loro capacità di sopportare il carico di vento e di neve;
- Altezza: si tratta di un parametro molto importante per consentire alle colture di crescere sotto al sistema di pannelli solari, dal momento che la progettazione di qualunque sistema agrifotovoltaico deve tener conto di questa caratteristica;
- Orientamento ed inclinazione: si tratta di altri due parametri estremamente importanti per massimizzare la produzione di energia solare; i risultati migliori si ottengono utilizzando l’orientamento verso sud, mentre risultati minori si ottengono con l’orientamento ad Est oppure ad ovest;
- Irrigazione: per garantire la sopravvivenza delle colture è possibile integrare anche sistemi di irrigazione automatizzata nei sistemi agrifotovoltaici;
- Accumulo: in alcuni casi i campi agrifotovoltaici possono integrare anche dei sistemi di accumulo finalizzati ad immagazzinare l’energia elettrica prodotta per un successivo utilizzo in caso di necessità.
Tipologie di colture adatte ad un campo agrifotovoltaico
Le tipologie di colture adatte ad un campo agrifotovoltaico dipendono da una serie di fattori, tra i quali rientrano le condizioni ambientali locali, il tipo di pannelli solari utilizzati e le esigenze specifiche dei coltivatori; in linea generale, le colture adatte a questo tipo di campi tendenzialmente coincidono con quelle che richiedono una quantità moderata di luce solare e che possono tollerare quindi un certo grado di ombreggiamento.
Di seguito alcune tipologie di queste colture:
- Piante erbacee: erbe aromatiche, fiori, verdure, cereali e leguminose;
- Alberi da frutto: mele, pere, ciliegie, pesche ed albicocche;
- Viti: si tratta di uva per la produzione di vino e di uva da tavola;
- Foraggio: erba medica, trifoglio, fieno;
- Piante da legno: pioppi, salici, ontani;
- Colture ad alto valore: fragole, mirtilli e more richiedono infatti un ombreggiamento parziale.
Quanto è sviluppato l’agrifotovoltaico in Europa?
Questo sistema, pur avendo caratteristiche molto interessanti, rappresenta ancora un elemento in fase di sviluppo a livello europeo, anche se bisogna segnalare che esso sta guadagnando sempre maggior popolarità ed interesse sia da parte delle autorità governative che da parte delle aziende agricole: in diversi paesi europei infatti l’agricoltura sostenibile e la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresentano due direzioni chiave dell’economia e non vi è dubbio che l’agrifotovoltaico sia una soluzione in grado di unire queste due caratteristiche.
Alcuni paesi hanno compiuto già importanti progressi nell’adozione di questo sistema: In Germania, il primo paese ad aver sviluppato l’agrifotovoltaico, questo rappresenta una quota significativa della produzione complessiva di energia rinnovabile del paese. Anche altre nazioni europee come la Francia, la Spagna, l’Italia ed il Regno Unito si stanno muovendo per implementare e favorire la costruzione di impianti appartenenti a questa categoria.
Ultimamente l’Unione Europea ha approvato il “Piano di Ripresa e Resilienza”, che prevede un finanziamento di 750 miliardi di euro finalizzati a sostenere la ripresa economica ed a promuovere la transizione verso un’economia verde. Tra le iniziative sostenute da questo piano rientrano gli investimenti nella produzione di energia rinnovabile e nell’efficienza energetica degli edifici, costruzioni agricole comprese.
Quanto è sviluppato l’agrifotovoltaico in Italia?
Nel nostro paese questo sistema è attualmente in fase di sviluppo, con una sensibile crescita di popolarità: le condizioni ambientali italiane sono generalmente favorevoli e bisogna anche rilevare un notevole impegno del governo verso le energie rinnovabili, situazione che pone l’Italia tra i paesi all’avanguardia in queste tecnologie.
I dati provenienti da ENEA mostrano fino all’anno 2021 un’installazione di oltre 1 GW di capacità legata all’agrifotovoltaico; in parallelo si stima che l’area potenziale per lo sviluppo di questa tecnologia nel nostro paese sia di circa 3,4 milioni di ettari.
Non si rileva una categoria preponderante di aziende agricole che abbiano adottato questo sistema: attualmente corrispondono ad aziende delle più diverse dimensioni e tipologie, dalle piccole aziende familiari alle grandi imprese agricole; il governo italiano ha incentivato molto questa direzione di sviluppo mediante un’apposita incentivazione fiscale e finanziaria, favorendo quindi la diffusione di questa tecnologia e la conversione ad un modello di agricoltura ad alta sostenibilità ambientale.
In quali regioni italiane l’agrifotovoltaico è maggiormente sviluppato?
Più attive in quest’ambito troviamo:
- Emilia-Romagna: è la regione italiana con la maggior potenza installata; tra le colture più diffuse ci sono le viti, gli alberi da frutto e gli ortaggi;
- Lombardia: è la seconda regione italiana per potenza installata; in questo caso i destinatari sono campi coltivati a frutta, vigne ed erba medica;
- Puglia: rappresenta la regione italiana con il maggior numero di impianti, destinati agli oliveti, alle vigne ed agli ortaggi;
- Veneto: è la regione italiana con la maggior superficie agricola coperta da impianti, con preferenza per vigne, frutteti ed ortaggi;
- Toscana: trattasi di un territorio in forte sviluppo, nel quale gli impianti, destinati alle viti ed agli olivi, stanno aumentando vertiginosamente.
Esistono agevolazioni per l’agrifotovoltaico?
In Italia esistono diverse agevolazioni per questa tipologia di sistema, tutte quante nell’ambito del sistema di incentivi finalizzati ad aumentare la produzione di energia rinnovabile ed a promuovere la sostenibilità ambientale dell’agricoltura, tra le quali rientrano:
- Conto Energia: è un meccanismo di incentivazione nazionale che prevede il pagamento di un contributo per ogni KWh prodotto da impianti fotovoltaici ed è applicabile anche alle installazioni agrifotovoltaiche;
- Sussidio per la produzione di energia da fonti rinnovabili: opera in relazione al finanziamento di specifici progetti, accuratamente vagliati dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE);
- Ecobonus: il Decreto Rilancio ha istituito un credito d’imposta per la riqualificazione energetica degli edifici agricoli e per l’installazione di impianti;
- Bandi Regionali: diverse regioni si sono attivate per promuovere bandi specifici per la realizzazione di impianti, offrendo finanziamenti agevolati oppure contributi a fondo perduto.
In ogni caso, vista l’estrema variabilità delle politiche regionali o nazionali adottate, si consiglia sempre di procedere ad un accurato approfondimento presso gli enti preposti e sul sito web del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).