
Energia geotermica: cos’è e come funziona
L‘energia geotermica è un tipo di energia rinnovabile che sfrutta il calore presente all’interno della terra per finalità di produzione di energia termica oppure elettrica: questo calore può derivare da fonti geotermiche naturali, come ad esempio i vulcani, le sorgenti termali ed i geyser, oppure può derivare da impianti geotermici che sono in grado di raccogliere l’energia geotermica dalle rocce o dalle acque sotterranee riscaldate dal calore terrestre.
Identikit di questa fonte rinnovabile. 1
Come funziona questo tipo di energia?. 1
È possibile per dei privati utilizzare la geotermia?. 1
Dove si usa in Italia la geotermia?. 2
Dove si usa la geotermia in Europa?. 2
Quanto costa realizzare un impianto geotermico?. 3
Identikit di questa fonte rinnovabile
Il processo di produzione di energia geotermica comporta l’utilizzo di un fluido, solitamente acqua, che viene pompato in profondità nel sottosuolo e qui, una volta riscaldato dalla roccia calda, viene ad essere riportato in superficie attraverso un pozzo geotermico; il calore del fluido può quindi essere utilizzato per generare vapore il quale, a sua volta, è in grado di far muovere le turbine corruttrici di energia elettrica.
Si tratta quindi di una fonte di energia rinnovabile a basse emissioni di carbonio, utilizzabile in modo continuo senza dipendere minimamente dalle condizioni meteorologiche, a differenza del solare e dell’eolico; tuttavia, l’utilizzo di questa forma di energia potrebbe comportare alcuni effetti negativi a livello ambientale, come l’emissione di gas serra e l’esaurimento delle riserve di acqua sotterranea.
Come funziona questo tipo di energia?
Sulla base di quanto descritto al precedente punto, il processo di produzione di energia geotermica si può articolare in quattro fasi principali:
- Esplorazione: in questa fase si cerca di individuare le aree con maggiori potenzialità geotermiche attraverso la valutazione dei dati geologici e geofisici, con l’aiuto di modelli matematici;
- Sondaggio e perforazione: una volta individuata l’area, si procede alla perforazione creando un pozzo geotermico in grado di estrarre il fluido caldo dal sottosuolo;
- Produzione: il fluido viene così pompato in superficie dove il calore viene utilizzato per produrre vapore, il quale fa girare le turbine che generano energia elettrica;
- Trattamento del fluido: il fluido impiegato nel processo di produzione dell’energia viene poi trattato per essere riutilizzato oppure rilasciato nell’ambiente.
È possibile per dei privati utilizzare la geotermia?
La risposta a questa domanda è senza dubbio positiva, dal momento che qualunque soggetto, anche privato, può utilizzare questa fonte di energia, prevedendo però un investimento iniziale significativo.
Uno degli utilizzi tipici di questa forma di energia riguarda il riscaldamento ed il raffreddamento degli edifici, attraverso l’installazione di un sistema di scambio termico a circuito chiuso che preleva il calore dal sottosuolo: questo sistema funziona mediante l’utilizzo di un liquido che viene fatto circolare in un circuito chiuso sotterraneo di tubi, i quali scambiano il calore con la terra sottostante.
Un altro utilizzo tipico di questa forma di energia riguarda la produzione di acqua calda sanitaria: in questo caso l’acqua viene prelevata da una sorgente geotermica e viene riscaldata tramite uno scambiatore di calore prima di essere immessa nell’impianto idraulico dell’edificio: sostanzialmente si tratta di installare un sistema di scambio di calore a circuito aperto.
La condizione principale per poter installare un impianto geotermico è legata alla presenza di una sorgente di calore nelle vicinanze dell’edificio: di conseguenza, la fattibilità dipende dalla geologia del terreno, alla quale va unita una valutazione tecnica ed un’adeguata progettazione dell’impianto.
Dove si usa in Italia la geotermia?
In Italia, l’energia geotermica viene utilizzata soprattutto in Toscana, la quale è una regione caratterizzata da un’importante compresenza di attività vulcanica di sorgenti termali: nella provincia di Pisa, infatti, si trova uno dei maggiori impianti geotermici d’Europa gestito dall’Enel.
A livello generale La Toscana dispone di una vasta area geotermica, nella quale sono presenti numerosi centrali dedicate, in grado di sfruttare questa forma di energia per produrre elettricità e riscaldamento urbano: inoltre, in questa regione esistono anche numerosi impianti geotermici ad uso civile ed industriale, più specifici per il riscaldamento ed il raffreddamento degli edifici, l’acqua calda sanitaria oppure per i processi industriali.
Altre zone d’Italia nelle quali l’energia geotermica viene sfruttata sono la Campania, l’Emilia-Romagna ed il Veneto, dove si rileva la presenza di alcune centrali geotermiche di piccola e media taglia: si tratta però di impianti che consentono una produzione piuttosto limitata.
Dove si usa la geotermia in Europa?
In Europa sono molti i paesi ad utilizzare l’energia geotermica, ma le nazioni leader nella sua produzione specifica sono senza dubbio l’Islanda e la Turchia.
In Islanda, la maggior parte dell’energia prodotta è di provenienza geotermica ed idroelettrica: in questo paese i vulcani abbondano e l’energia geotermica viene quindi utilizzata per la produzione di elettricità, per il riscaldamento urbano, per l’industria, ma anche per scopi turistici (vedasi l’esempio dei bagni termali).
La Turchia invece rappresenta il secondo produttore di energia geotermica in Europa: in questo paese gli utilizzi sono essenzialmente legati alle necessità dei centri urbani (produzione di elettricità e riscaldamento) e della produzione agricola ed industriale.
Tra gli altri paesi europei che utilizzano l’energia geotermica oltre all’Italia, vi sono la Francia, la Germania, la Grecia, l’Ungheria, la Polonia, l’Austria e la Romania: In questi Stati l’energia geotermica viene principalmente utilizzata per il riscaldamento urbano e per l’uso industriale; tuttavia, bisogna osservare che l’energia geotermica rappresenta ancora una fonte poco utilizzata in Europa rispetto ad altre fonti rinnovabili, come l’energia solare e l’energia eolica.
Quanto costa realizzare un impianto geotermico?
Il costo di realizzazione di un impianto geotermico dipende da molti fattori, come la profondità del pozzo di perforazione, la complessità dell’installazione, la capacità di produzione dell’impianto, la tecnologia utilizzata la normativa locale ed altri fattori.
In generale va detto che gli impianti geotermici per la produzione di energia elettrica sono più costosi rispetto a quelli destinati all’uso residenziale o industriale; a seconda della geologia del terreno in cui si effettua l’installazione i costi complessivi possono variare considerevolmente, condizione che potrebbe determinare differenze importanti da regione a regione.
Di contro, l’energia geotermica, una volta che l’installazione dell’impianto è completata, ha un costo di esercizio relativamente basso rispetto ad altre fonti di energia, grazie alla sua alta efficienza ed alla bassa manutenzione richiesta; questo significa che, nel lungo termine, l’energia geotermica risulta essere ben più economica rispetto ad altre fonti di energia tradizionali.