
ITALIA SOLARE e le 10 priorità per lo sviluppo del fotovoltaico
ITALIA SOLARE incontra il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e presenta le 10 priorità per lo sviluppo del fotovoltaico.
ITALIA SOLARE è un’associazione italiana dedicata esclusivamente al fotovoltaico. Questa associazione conta 1.177 soci che, insieme, sostengono la difesa dell’ambiente e della salute umana attraverso lo sviluppo delle modalità sostenibili di produzione, distribuzione, e stoccaggio dell’energia.
A Luglio 2023, l’Ufficio di Presidenza di ITALIA SOLARE ha incontrato il Ministro dell’Ambiente e della SIcurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per fare il punto su quali sono i cambiamenti necessari nell’ambito del fotovoltaico per fare in modo che l’Italia sia in grado di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030.
Proprio in merito al raggiungimento di questi obiettivi, l’associazione ha individuato 10 punti sui quali è necessario intervenire e concentrarsi per permettere all’Italia di rispettarli. Ecco quali sono le 10 priorità su cui, secondo ITALIA SOLARE, è necessario concentrarsi per lo sviluppo del fotovoltaico.
1. Aree ideali
Secondo ITALIA SOLARE, per favorire la diffusione sostenibile del fotovoltaico, è necessario dare priorità all’identificazione rapida delle aree ideali. Secondo l’associazione, questo aspetto è di fondamentale importanza sia per garantire una maggiore efficienza nello sviluppo di sistemi di accumulo e infrastrutture di rete, sia per promuovere una diffusione sostenibile del fotovoltaico nel nostro Paese.
A questo proposito, ITALIA SOLARE ha mosso alcune richieste dirette al Ministro. In particolare, l’associazione ha richiesto:
- una rapida approvazione delle leggi regionali, in modo che la somma delle aree idonee individuate dalle diverse regioni sia all’altezza degli obiettivi che ci siamo posti;
- che venga preservata l’idoneità delle aree che sono già classificati come idonee secondo le leggi statali;
- che venga stabilito che tutti gli impianti situati in aree agricole classificate come idonee abbiano accesso a tutti i meccanismi di sostegno, indipendemente dalla loro tecnologia costruttiva (impianti a terra, agrivoltaici o altre soluzioni innovative)
- che vengano considerate idonee le aree agricole che sono rimaste inutilizzate per un certo numero di anni.
2. Pieno utilizzo della producibilità fotovoltaico
ITALIA SOLARE ha sottolineato come, senza lo sviluppo di idonee infrastrutture di accumulo, si rischi di vanificare gli sforzi effettuati nel campo del fotovoltaico (perché non sarebbero utilizzati al massimo del loro potenziale) e di rallentare di conseguenza il passaggio ad una produzione di energia sostenibile.
In questo contesto, ITALIA SOLARE ha sottolineato la validità della disciplina ARERA sugli accumuli centralizzati e ne ha chiesto una rapida attuazione e, allo stesso tempo, che si vigili opportunamente per evitare il rischio di eccessiva concentrazione di controllo degli accumuli.
Altre richieste più specifiche riguardanti l’argomento degli impianti di accumulo sono stati i seguenti:
- che il Decreto Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) sostenga gli accumuli integrati con gli impianti fotovoltaici;
- che si favorisca la creazione di strutture di accumulo centralizzate nelle aree idonee;
- che venga sostenuto l’insediamento di imprese in aree geografiche idonee e con elevata densità di impianti.
3. Il mercato elettrico
ITALIA SOLARE ha sottolineato come le regole vigenti nel mercato elettrico frenano lo sviluppo del fotovoltaico, in particolar modo nel Mezzogiorno, area che ha un elevato potenziale in termini di energia sostenibili (solare ed eolica). Questa politica scoraggia gli investimenti e va a discapito dei consumatori che non hanno accesso a prezzi competitivi. A questo proposito, ITALIA SOLARE propone le seguenti iniziative:
- che venga superato il Prezzo Unico Nazionale per poter offrire ai consumatori delle aree ad elevata densità di impianti fotovoltaici prezzi più competitivi;
- che il nuovo Piano Nazionale per l’Energia e il Clima preveda:
- la possibilità di passare all’autodispacciamento dell’energia elettrica;
- semplificare, per i consumatori, il ricorso a contratti a lungo termine;
4. Aree agricole
Secondo le linee guida del MASE, attualmente, vi è un veto sugli incentivi per il fotovoltaico a terra in aree agricole (escludendo gli impianti agricovoltaici elevati, ovvero i pannelli a 2,1 metri e 1,3 metri per, rispettivamente, le coltivazioni e gli allevamenti). Nel frattempo, si creano due tipi di problemi:
- nelle aree agricole vengono installati solo impianti “innovativi” ma solo nella misura in cui siano presenti adeguati incentivi.
- nelle agricole vengono installati impianti a terra con l’obiettivo della rivendita dell’energia, che hanno un grave impatto paesaggistico.
In questo ambito, ITALIA SOLARE ha proposto:
- che tutti gli impianti fotovoltaici installati in aree agricole abbiano accesso agli incentivi, anche se con moduli a terra.
- che venga aggiornato il MASE in modo che il requisito delle altezze minime di 1,2 o 1,3 metri venga superato.
5. Connessione degli impianti
ITALIA SOLARE ha sottolineato due problemi ben precisi:
- la lentezza nella connessione degli impianti
- la saturazione delle reti, causata da un’eccessiva domanda rispetto alle attuali possibilità del fotovoltaico.
Le soluzioni proposte sono le seguenti:
- che ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) crei regole specifiche per il collegamento dei piccoli impianti fotovoltaici, semplificando i processi di connessione;
- che vi sia una supervisione dei gestori di rete, affinché evitino procedure lente e soluzioni costose;
- che gli impianti fotovoltaici ricevano una priorità di costruzione e connessione riguardo ai processi autorizzativi, rispetto agli impianti in autoconsumo e ai progetti edilizi
6. Gli incentivi
ITALIA SOLARE ha sottolineato come il fotovoltaico non richieda massicci incentivi ma, piuttosto, una stabilità nelle entrate. Gli incentivi sono più utili per le infrastrutture di rete e di accumulo. Gli incentivi sarebbero utili anche per promuovere gli investimenti nel settore.
Nel contesto delle misure di sostegno economiche, ITALIA SOLARE ha richiesto:
- una rapida emissione del decreto FER3 che incentiva piccoli e grandi impianti tramite contratti per differenza;
- la pubblicazione tempestiva del decreto CER e delle regole GSE per cittadini, autorità locali e PMI.
- maggiori detrazioni fiscali
- un fondo di garanzia per gli impianti superiore ai 20 kW destinati alle aziende.
7. Semplificazione dei procedimenti autorizzativi
Negli ultimi anni, ci sono state molte semplificazioni nei processi di autorizzazione, ma sono state introdotte con regole diverse, deroghe e eccezioni. Questo ha creato confusione, come dimostrato da un recente documento della Camera. ITALIA SOLARE ha quindi richiesto una rapida definizione del decreto legislativo previsto dalla legge sulla concorrenza del 2022, per mettere ordine in questa situazione.
8. Obblighi
ITALIA SOLARE ha richiesto che si potenzi l’esistente obbligo di fotovoltaico sugli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazione rilevante e valutare la possibilità di introdurre con gradualità un obbligo, anche incentivato, di installazione di fotovoltaico sulle coperture dell’edificato esistente, ovvero di messa a disposizione di terzi delle stesse coperture.
9. Filiere Nazionali
ITALIA SOLARE ha sottolineato l’importanza di promuovere lo sviluppo di filiere nazionali di produzione dei componenti degli impianti fotovoltaici.
10. Formazione
Lo sviluppo del mercato fotovoltaico crea occupazione e oggi le aziende stanno faticando a trovare personale formato, per ITALIA SOLARE richiede l’attivazione di programmi di formazione di tecnici del fotovoltaico agevolando così l’inserimento nel mondo del lavoro giovani ragazzi e ragazze.
Le 10 priorità individuate da ITALIA SOLARE ci forniscono un quadro ben definito di quale sia la direzione da intraprendere nello sviluppo del fotovoltaico in Italia per riuscire a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità individuati per il 2030.