L’utilizzo di terre improduttive per installare impianti fotovoltaici
La realizzazione di campi fotovoltaici sul suolo agrario sta interessando una superficie sempre crescente del nostro territorio. Vi sono, tuttavia, grosse perplessità sull’uso intensivo dei terreni agricoli come spazio adibito all’installazione di celle solari in quanto il fotovoltaico rischia di alterare la stabilità del suolo stesso. Diverso è, tuttavia, il caso dei terreni improduttivi o scarsamente produttivi, sui quali è svantaggiosa ogni tipo di coltivazione, anche quella a pascolo. Questi ultimi tipi di superficie sono ideali da sfruttare in campo energetico.
Presenza del fotovoltaico e conseguenze ambientali
Il primo falso mito da sfatare è che la presenza di pannelli solari non rende necessariamente il suolo sottostante inerte. Il ruolo del suolo sottostante ai moduli solari è semplicemente di supporto ed esso non fa venire meno le peculiari relazioni tra terreno e tutti gli altri elementi dell’ecosistema.
Chiarito questo, è comunque importante specificare che sia il suolo sia tutti gli altri elementi dell’ecosistema vengono influenzati dalla presenza dei pannelli solari. Resta da stabilire se e quanto questa influenza sia una minaccia per la produttività del suolo. I parametri che ci interessa monitorare sono quelli legati alla stabilità del terreno, ovvero quelli che provocano una diminuzione della sostanza organica, la compattazione o erosione del suolo, e la perdita di biodiversità.
Il fotovoltaico mette a rischio la fertilità del suolo?
La presenza di vasti campi fotovoltaici potrebbe alterare la permeabilità del suolo sottostante e ridurne la possibilità di essere raggiunto dai raggi solari. A lungo andare, questi fattori potrebbero mettere a repentaglio la fertilità del suolo e addirittura provocarne la desertificazione, per non parlare dell’aumentato rischio di alluvioni dovuto alla impermeabilità del terreno.
Questo rende impossibile installare pannelli solari su un terreno agricolo? Niente affatto. Nel paragrafo precedente abbiamo infatti parlato di campi fotovoltaici, ma i pannelli solari possono essere usati anche in campi cosiddetti agricovoltaici. Questi ultimi sono impianti energetici solari installati su campi agricoli fertili e produttivi sui quali i moduli solari vengono posizionati con un’altezza e un’inclinazione tali da garantire la continuazione delle attività produttive del suolo sottostante. Nei campi agrivoltaici, la presenza dei pannelli solari può addirittura portare beneficio alle colture.
In conclusione, la presenza dei pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli produttivi ha sicuramente delle conseguenze sul piano ambientale, ma non sempre queste conseguenze sono incompatibili con la produttività agricola e fertilità del terreno.
I terreni improduttivi
Si definiscono terreni improduttivi o scarsamente produttivi quei terreni in cui l’attività agricola sarebbe svantaggiosa, ovvero, in relazione ai quali la spesa di denaro ed energie impiegati per la produzione agricola sarebbe superiore al ritorno in termini di resa del terreno.
Tenendo conto che le sovvenzioni all’agricoltura tendono a diminuire mentre gli incentivi dedicati all’energia solare sono in aumento, promuovere l’utilizzo a scopo energetico dei terreni improduttivi diventa molto strategico.
La permeabilità dei terreni improduttivi e il rischio alluvioni
Anche sui terreni improduttivi è necessario valutare l’impatto che i moduli hanno sul terreno al fine di garantirne la permeabilità e scongiurare il rischio di alluvioni.
Terreni sciolti
I terreni sciolti sono quelli costituiti da elementi a grana piuttosto grossolana, come quelli sabbiosi, e sono molto permeabili all’acqua e all’aria.
La presenza di moduli solari su questi terreni riduce la precipitazione diretta. Questa mancanza può dar luogo ad una compattazione del terreno che lo rende molto denso e duro. Tuttavia, non si sa ancora molto su come questa compattezza influenzi la capacità del terreno di immagazzinare acqua e, di conseguenza, se la presenza di pannelli solari su questo tipo di terreni aumenti il rischio di alluvioni o meno.
Terreni rocciosi
Sui terreni rocciosi, la presenza di pannelli solari b del terreno. Su questi terreni, infatti, la presenza di fratture tra le rocce garantisce la permeabilità del terreno. Quindi, la presenza di moduli solari non aumenta il rischio di alluvioni e non influenza la permeabilità del suolo sottostante.
Suoli
Per suolo si intende una miscela di sostanza organiza e sostanze minerali che permette la vita di piante e animali. I suoli sono il risultato di diverse e complesse reazioni biochimiche e di interazioni con la vegetazione e l’ambiente circostante.
Per quanto riguarda i suoli, è la ramificazione delle radici la componente essenziale che garantisce l’areazione e la circolazione dell’acqua. È stato osservato che, anche in presenza di coperture – quelle dei pannelli solari – che limitano la ventilazione e l’insolazione del terreno e che ne aumentano la temperatura, la capacità del suolo di incrementare la produzione di humus non diminuisce e, di conseguenza, non diminuisce neanche la sua capacità di trattenere l’acqua.
Su questi terreni è importante considerare anche l’effetto gronda. In presenza di pannelli solari, la pioggia che scivola sulla superficie inclinata dei pannelli fa sì che un’area del terreno sia interessata ad una quantità di irrigazione pari a quella che cadrebbe nell’intera superficie sottesa al pannello. Questo è quello che si definisce effetto gronda. È possibile che quest’ultimo divenga, nel tempo, causa di erosione superficiale ma, è stato osservato, in aree particolarmente soleggiate la naturale diffusione del manto erboso (graminacee) frena l’effetto erosivo.
Per quanto riguarda i terreni improduttivi, quindi, sembra che la presenza di pannelli solari non vada ad alterare il suolo in maniera tale da causare un aumento del rischio alluvioni.
Conclusione
La trasformazione di terreni improduttivi o scarsamente produttivi in aree per l’installazione di impianti fotovoltaici rappresenta un’opportunità significativa per coniugare sviluppo energetico sostenibile e gestione ottimale delle risorse terrestri. Mentre l’uso di terreni agricoli fertili per il fotovoltaico può sollevare preoccupazioni legate alla perdita di produttività e alla sostenibilità ecologica, i terreni meno vantaggiosi per l’agricoltura offrono una soluzione pragmatica che riduce tali rischi.
L’impatto dei moduli solari sui terreni improduttivi in termini di permeabilità del terreno è stato attentamente valutato: la presenza dei pannelli non altera la capacità del terreno di assorbire acqua in maniera tale da causare un aumento del rischio di alluvioni sulle superfici coinvolte. L’espansione dei campi fotovoltaici sui terreni meno produttivi è quindi un modello di sviluppo che merita di essere considerato e promosso, rappresentando un equilibrio ideale tra progresso tecnologico e rispetto per l’ambiente naturale.