Le spese energetiche pesano in maniera molto importante sul bilancio famigliare.
Si tratta di un peso che peraltro, visti gli aumenti del costo dell’energia, diventa sempre più importante, con conseguenze negative non solo per il bilancio famigliare, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente.
D’altro canto, l’uso quotidiano degli elettrodomestici è indispensabile, ed è difficile conciliare un loro utilizzo “intelligente” ed energeticamente efficiente con le esigenze e la routine quotidiane.
A ciò si aggiunge il fatto che, con il passare del tempo, il numero di elettrodomestici in uso nelle case va aumentando, man mano che aumentano il livello di evoluzione tecnologica e, di conseguenza, le esigenze degli individui.
Tutto questo è un bene, se si pensa che si tratta di dispositivi che facilitano e rendono più comoda ed efficiente la vita; non lo è, però, se si tiene conto degli aspetti legati ai costi economici ed energetici di queste “comodità”.
Limitare tutto questo, però, senza rinunciare alle comodità, ma al tempo stesso limitando il consumo di energia, è possibile.
In questo articolo, parleremo proprio dei consumi medi dei principali elettrodomestici di uso quotidiano e delle soluzioni per gestirli in maniera più efficace limitando i consumi e, quindi, risparmiando sulla bolletta.
A quanto ammonta il consumo quotidiani degli elettrodomestici
Secondo una ricerca di Altroconsumo, per far funzionare i nostri elettrodomestici spendiamo oltre 230 euro al mese, ovvero circa 7,70 euro al giorno.
Per giungere a questo risultato, che ai più potrebbe risultare sorprendente, Altroconsumo ha tenuto conto sia dei dispositivi sempre connessi, sia di quelli a uso variabile, ma che vengono comunque utilizzati quotidianamente.
Tra i dispositivi sempre connessi rientrano, tra gli altri, il frigorifero, la TV, il decoder, il router Wi-Fi, lo smart speaker.
Fanno parte invece della seconda categoria il condizionatore, la lavastoviglie, il piano a induzione, il boiler elettrico, l’asciugacapelli, la lavasciuga.
Alcuni di questi consumano più degli altri e, se usati contemporaneamente, possono addirittura superare la potenza massima domestica e far saltare il contatore.
Quali sono gli elettrodomestici più energivori?
La lavatrice, nella fase del riscaldamento dell’acqua e in quella della centrifuga, fa parte degli elettrodomestici che consumano di più.
Un discorso simile vale per la lavastoviglie: durante la fase del riscaldamento, è tra gli elettrodomestici che consumano di più. Molto dispendiosa è anche la fase di risciacquo che dà luogo anche al calore finale dell’asciugatura.
Anche l’asciugatrice utilizza molta energia, soprattutto in alcune fasi del ciclo, in cui si verificano veri e propri picchi di potenza.
Segue il piano ad induzione, che, a seconda del tipo di utilizzo, può dare luogo a picchi di potenza di 2 o 3 kW (si può arrivare addirittura a picchi di 7 kW, nel caso in cui il piano ad induzione non sia dotato di limitatore).
Per quanto riguarda invece il forno elettrico, la fase di riscaldamento è la più energivora, e può arrivare a circa 3 kW, con punte di 4 kW quando si usano le funzioni autopulenti del forno pirolitico.
L’asciugacapelli, dal canto suo, pur essendo un elettrodomestico che si utilizza per poco tempo, ha un elevato assorbimento di corrente a causa della resistenza che scalda l’aria.
Seguono poi elettrodomestici come stufette, termoventilatori e forni a microonde.
Tutto questo, oltre a mettere in seria difficoltà l’impianto domestico quando diversi elettrodomestici energivori sono utilizzati contemporaneamente, è un serio pericolo per l’ambiente, da un lato, e per il portafoglio, dall’altro.
Quanto costa il consumo degli elettrodomestici?
La ricerca condotta da Altroconsumo, come dicevamo, non si è limitata a considerare il consumo energetico, ma lo ha anche quantificato in termini economici, giungendo alla conclusione che, in media, i nostri elettrodomestici ci costano 7,70 euro al giorno, per un totale mensile di 230 euro.
Per farlo, Altroconsumo ha fatto riferimento agli attuali prezzi dell’energia, considerando un prezzo per kilowattora di 0,66 euro e ha preso in considerazione un uso “disattento” degli elettrodomestici, ovvero privo di particolari accorgimenti volti a limitare gli sprechi.
Partendo dagli elettrodomestici accesi h24, i costi quotidiani ammontano, secondo Altroconsumo, a:
- 1,20 euro per il frigo
- 39 centesimi per il router Wi-Fi
- 66 centesimi per i cosiddetti carichi fantasma, ovvero i dispositivi che restano perennemente collegati alla rete elettrica (router Wi-Fi, decoder, Tv, eccetera)
Continuando poi con gli elettrodomestici di uso quotidiano, ma che non si utilizzano h24, abbiamo:
- 1,98 euro per 4 ore di pompa di calore
- 3,37 euro per la lavasciuga
- 66 centesimi per il programma “auto” della lavastoviglie
- 1,32 per una doccia di dieci minuti con il boiler elettrico
- 24 centesimi per mezz’ora di phon alla massima potenza
Come ridurre i costi energetici
È possibile, però, dicevamo, limitare il dispendio energetico, per mezzo di diversi accorgimenti.
In via generale, è importante fare un uso intelligente dei propri elettrodomestici.
Ad esempio, si può evitare di accendere la lavatrice tutti i giorni facendola andare a mezzo carico, così come è opportuno scegliere elettrodomestici di nuova generazione, ovvero più efficienti.
Un ottimo modo per risparmiare energia, però, è rendere domotica la propria casa. Secondo la Società Italiana di medicina ambientale e consumerismo, infatti, i sensori intelligenti degli elettrodomestici possono portare fino ad un risparmio energetico del 50%-60%.
Molti consumatori stanno optando per questa soluzione, tanto che nel 2021 il mercato della domotica ha toccato il valore di 650 milioni di euro.
E in effetti, la domotica è una soluzione molto efficiente: grazie ad un sistema completo di sensori intelligenti collegati agli utilizzatori elettrici, mette a disposizione dell’utente un sistema in grado di rilevare la quantità di energia utilizzata dagli elettrodomestici e di ottimizzarla, consentendo un consistente risparmio di energia.
Il campo di applicazione della domotica spazia dai sistemi di illuminazione alla regolazione termica, dalla gestione di persiane e tende a, appunto, l’automazione degli elettrodomestici.
La casa domotica, insomma, è una casa smart, che tiene conto della presenza umana al suo interno per attivare o disattivare determinati dispositivi, così come delle condizioni esterne e della interazione fra i vari dispositivi, e permette il controllo da remoto. Tutte aioni che consentono una gestione più efficiente dell’energia.