Smart Home e Fotovoltaico: integrazione rivolta al futuro
La transizione energetica è un processo che ha l’obiettivo di spostare l’approvvigionamento di energia dalle fonti combustibili fossili alle fonti rinnovabili, con la dichiarata finalità di puntare a ridurre le emissioni di gas serra e combattere il cambiamento climatico. Uno degli aspetti chiave di questo processo riguarda proprio l’integrazione tra le tecnologie energetiche cosiddette “pulite” come il fotovoltaico e le costruzioni dotate di domotica intelligente, meglio note come smart home.
Gli scenari di transizione energetica. 1
Dispositivi e sistemi: una panoramica generale. 1
Quanto è diffusa in Italia l’integrazione tra fotovoltaico e smart home. 2
La situazione in Europa: verso un autoconsumo più consapevole. 3
Incentivi italiani legati all’ottimizzazione dell’autoconsumo energetico. 3
Gli scenari di transizione energetica
Il fotovoltaico sfrutta infatti la luce del sole per generare elettricità, arrivando ad installare i pannelli solari sui tetti oppure in altre aree esposte al sole, per poter convertire più efficacemente l’energia solare in elettricità direttamente utilizzabile: quando ci si riferisce a questo tipo di energia non si può far altro che definirla come pulita, sostenibile ed abbondante.
Le smart home, invece, sono abitazioni dotate di sistemi e dispositivi intelligenti che consentono un controllo automatizzato ed efficiente dell’energia elettrica utilizzata: questi sistemi sono in grado di monitorare e di ottimizzare i consumi energetici, regolando l’illuminazione, il riscaldamento, la climatizzazione ed i cicli degli elettrodomestici sulla base delle effettive necessità. Talvolta, questi sistemi possono anche integrare la gestione dell’energia proveniente dai pannelli solari fotovoltaici.
La combinazione del fotovoltaico e della smart home può offrire numerosi vantaggi: innanzitutto, i pannelli solari generano energia pulita e gratuita direttamente in capo all’abitazione, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale ed i costi di approvvigionamento, ma anche utilizzando l’energia prodotta per alimentare gli elettrodomestici ed i sistemi interni.
La gestione intelligente dell’energia consente di massimizzare l’utilizzo di quanto prodotto, soprattutto se consideriamo le necessità di autoconsumo; un altro aspetto molto importante riguarda il monitoraggio dei consumi energetici in tempo reale, situazione strettamente collegata alla possibilità di fornire dati dettagliati sull’energia prodotta e consumata in tempo reale, molto utile per poter prendere adeguate decisioni.
Le smart home possono anche integrare sistemi di accumulo energetico, come le batterie di accumulo, che consentono di immagazzinare l’energia solare in eccesso per utilizzi futuri; in questo modo l’energia può essere sfruttata anche durante le ore notturne oppure in periodi di scarsa presenza di luce solare.
Dispositivi e sistemi: una panoramica generale
Tra le varie tipologie di sistemi e dispositivi adatti per l’integrazione tra fotovoltaico e smart home, possiamo evidenziare i seguenti:
- Sistemi di monitoraggio energetico: questi dispositivi monitorano l’energia prodotta dai pannelli solari ed il consumo energetico degli elettrodomestici della casa, fornendo informazioni dettagliate sui flussi energetici e consentendo agli utenti di identificare le eventuali opportunità di ottimizzazione delle situazioni di autoconsumo;
- Inverter fotovoltaici intelligenti: sono dispositivi che convertono la corrente continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata utilizzabile; hanno funzionalità avanzate, come la gestione dinamica della potenza, la quale è in grado di adattare il flusso in uscita dei pannelli solari in base al consumo energetico della casa; in questo modo l’energia solare prodotta trova un utilizzo prioritario all’interno dell’abitazione e contemporaneamente l’energia immessa nella rete viene ad essere ridotta al minimo;
- Dispositivi di controllo energetico: questi dispositivi consentono di gestire l’uso degli elettrodomestici in base alla disponibilità di energia solare; per fare un esempio pratico, essi sono in grado di controllare in automatico il funzionamento di una lavatrice, di una lavastoviglie oppure di altri elettrodomestici, attivandoli quando l’energia solare è disponibile in abbondanza:
- Sistemi di stoccaggio energetico: le batterie di accumulo consentono di immagazzinare l’energia solare in eccesso per utilizzi futuri, collegati ai periodi notturni oppure a quelli di scarsa luce solare;
- Dispositivi di gestione dell’energia domestica: sono apparecchiature finalizzate al monitoraggio ed al controllo del consumo energetico degli elettrodomestici; possono fornire informazioni in tempo reale sul consumo di energia di ciascun dispositivo e consentire la pianificazione e l’ottimizzazione dei singoli utilizzi in base alla produzione solare; e quindi possibile programmare il funzionamento dei dispositivi ad alta potenza, come il riscaldamento o il condizionamento dell’aria, sfruttando al massimo l’energia solare disponibile.
Quanto è diffusa in Italia l’integrazione tra fotovoltaico e smart home
Nel periodo attuale, in Italia, i dispositivi che ottimizzano l’autoconsumo dell’energia solare stanno diventando sempre più diffusi e popolari: è un chiaro segno che la transizione verso l’energia solare integrata con le smart home sta guadagnando terreno nel paese, spingendo verso l’adozione delle tecnologie e dei dispositivi correlati.
L’Italia rappresenta uno dei principali mercati europei riferito al settore dell’energia solare fotovoltaica, con un notevole aumento dell’installazione di pannelli solari riferito agli ultimi due decenni; questo scenario complessivo ha creato un ambiente molto favorevole per lo sviluppo e l’adozione dei dispositivi che ottimizzano l’autoconsumo di questa forma di energia.
Ad esempio, sono sempre più utilizzati nelle installazioni inverter fotovoltaici intelligenti, che regolano l’output dei pannelli solari in base alle esigenze della casa.
Anche la diffusione dei sistemi di monitoraggio energetico e dei dispositivi di controllo sta diventando sempre maggiore: in questo modo si ottimizza l’uso degli elettrodomestici in base alla disponibilità di energia solare.
Ultima, ma non meno importante, è la crescente diffusione dei sistemi di stoccaggio energetico, come le batterie di accumulo: utilizzando quindi l’energia solare in eccesso nei periodi di scarsa produzione solare, si aumenta di conseguenza l’autoconsumo e l’indipendenza energetica.
La situazione in Europa: verso un autoconsumo più consapevole
A livello europeo, rimanendo sempre in linea con la tendenza generale riferita all’Italia, la diffusione dei dispositivi che ottimizzano l’autoconsumo domestico dell’energia solare va verso una diffusione sempre maggiore, dal momento che sempre più paesi si stanno impegnando nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile e nella promozione e sostegno delle energie rinnovabili.
Paesi come Germania, Spagna, Italia, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Svezia sono all’avanguardia nell’installazione degli impianti fotovoltaici nella promozione dell’autoconsumo energetico, con una percentuale di diffusione generalmente maggiore rispetto agli altri paesi europei.
Un ordine di preferenze, a livello europeo, va in direzione degli inverter intelligenti, nei sistemi di monitoraggio energetico, dei dispositivi di controllo energetico e dei sistemi di stoccaggio.
È importante notare tuttavia che l’adozione di dispositivi per l’ottimizzazione dell’autoconsumo può variare da paese a paese e può dipendere dalle politiche energetiche specificamente previste.
Incentivi italiani legati all’ottimizzazione dell’autoconsumo energetico
In Italia, esistono incentivi ed agevolazioni finalizzati a promuovere l’adozione di dispositivi che ottimizzano l’autoconsumo dell’energia solare: non si tratta di incentivi permanenti, ma di misure di breve durata e soggette a notevoli variazioni nel tempo, ragion per cui si consiglia sempre un adeguato approfondimento laddove si abbia in programma di effettuare tali migliorie ed innovazioni.
Uno dei principali incentivi è rappresentato dal cosiddetto “conto energia” o “scambio sul posto”: questo meccanismo consente ai proprietari di impianti fotovoltaici di vendere l’energia elettrica non consumata direttamente alla rete elettrica generale e di usufruire nel contempo di tariffe incentivanti per l’energia prodotta ed autoconsumata; in pratica, viene agevolato l’utilizzo prioritario dell’energia solare prodotta all’interno dell’edificio, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e consentendo di risparmiare sulle bollette energetiche.
Si segnalano inoltre, con una diffusione un po’ a macchia di leopardo, alcune iniziative di carattere regionale, che hanno introdotto programmi e finanziamenti finalizzati ad incoraggiare l’installazione di sistemi fotovoltaici dotati di dispositivi di ottimizzazione dell’autoconsumo, come gli inverter intelligenti e le batterie di accumulo.
Anche in questo caso, e sempre bene approfondire la situazione normativa vigente, data l’estrema variabilità riferibile a questo contesto.