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Il bonus legato ai sistemi di accumulo è un incentivo fiscale che il governo italiano ha introdotto al fine di promuovere l’utilizzo di queste particolari tecnologie in collegamento con fonti rinnovabili: in particolare questo bonus consiste in una detrazione fiscale che ammonta al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo di energia, a patto che questi siano materialmente collegati ad impianti fotovoltaici oppure eolici.

Di cosa si tratta. 1

Come si richiede. 1

Quali caratteristiche deve avere il sistema di accumulo per dare diritto al bonus. 2

Alcune indicazioni utili per la compilazione del Modello Unico. 2

Quali tipi di sistemi di accumulo sono compatibili con questo bonus 3

Successo in Italia di quest’agevolazione. 3

Di cosa si tratta

L’incentivo si applica in relazione alle spese sostenute nel periodo nel periodo che intercorre tra il giorno 1° gennaio 2020 ed il giorno 31 dicembre 2021 e prevede un limite massimo di 96.000 Euro riferito ad ogni unità immobiliare Interessata da questo ammodernamento.

Per poter accedere a questo bonus inoltre è necessario che il sistema di accumulo possieda una capacità pari ad almeno il 20% della potenza nominale dell’impianto di produzione di energia rinnovabile al quale è collegato.

la principale finalità di questo incentivo è evidente: favorire l’autoconsumo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, incentivando la riduzione delle emissioni di gas serra; infatti, l’utilizzo di sistemi di accumulo consente di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso durante le ore diurne e di poterlo utilizzare quando l’impianto non è in condizione di produrre energia come ad esempio durante le ore notturne oppure in presenza di condizioni meteorologiche sfavorevoli. in questo modo la dipendenza dalla rete elettrica nazionale si riduce in modo drastico e l’utilizzo di energia pulita e rinnovabile viene ad essere decisamente favorito.

Come si richiede

Per Richiedere questa tipologia di bonus è necessario seguire una serie di procedure ed avvertenze specifiche.

Prioritariamente bisogna assicurarsi di rientrare nel novero dei destinatari aventi diritto alla detrazione, che coincidono necessariamente con tutti coloro che entro il 31 dicembre 2021 hanno effettuato l’acquisto e l’installazione di un sistema di accumulo di energia collegato ad un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili; successivamente, è necessario conservare accuratamente la documentazione in grado di comprovare le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione del sistema di accumulo.

La richiesta materiale del bonus avviene attraverso la compilazione della dichiarazione dei redditi Modello Unico, la quale prevede una serie di righi specifici per consentire l’inserimento delle spese sostenute e l’indicazione della detrazione fiscale prevista; La compilazione di questa parte del Modello Unico può essere effettuata direttamente dal contribuente oppure dal professionista che lo assiste in questi adempimenti.

Quali caratteristiche deve avere il sistema di accumulo per dare diritto al bonus

Ai sensi della vigente normativa, il sistema di accumulo deve rispondere alle seguenti specifiche caratteristiche tecniche, e precisamente:

  • Totale integrazione in un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico eolico etc.);
  • Possedere una capacità di almeno il 20% riferita alla potenza nominale dell’impianto di produzione di energia rinnovabile alla quale è collegato;
  • Avere un rendimento energetico proprio non inferiore al 90%;
  • Essere dotato di un sistema di monitoraggio in grado di registrare e tenere traccia dell’energia accumulata è consumata;
  • Garanzia del produttore per un periodo di almeno dieci anni;

In ogni caso bisogna sempre tener presente il periodo di riferimento (dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021) ed il limite massimo detraibile pari al 50% delle spese sostenute (fino ad un massimo di 96.000 € per unità immobiliare).

Alcune indicazioni utili per la compilazione del Modello Unico

Il Modello Unico Rappresenta il documento fiscale che ogni contribuente annualmente deve compilare e presentare per adempiere al proprio obbligo di dichiarare i redditi percepiti.

la sezione specifica relativa al bonus sistemi di accumulo è quella denominata “Detrazioni”, all’interno della quale, tenuto conto delle indicazioni specifiche di compilazione rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, va indicata la spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione del sistema di accumulo di energia da fonti rinnovabili.

Una volta individuati i righi di riferimento, vanno inserite negli appositi spazi le seguenti indicazioni:

  • Il codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa per l’acquisto e l’installazione del sistema di accumulo di energia;
  • il codice fiscale o la partita IVA del soggetto che ha effettuato l’installazione del sistema di accumulo;
  • il codice fiscale del soggetto che ha realizzato l’impianto di produzione di energia da fonti o rinnovabili collegato al sistema di accumulo;
  • l’importo totale delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione del sistema di accumulo, comprensive di IVA;
  • l’importo totale della detrazione fiscale richiesta, che corrisponde al 50% delle spese sostenute, con un massimo di 96.000 Euro riferito ad ogni unità immobiliare.

Si ricorda che la documentazione comprovante questa tipologia di spese, come ad esempio le fatture le ricevute fiscali e gli altri tipi di documenti collegati, deve essere conservata per i 5 anni successivi al 31 dicembre dell’anno in cui è stato presentato il Modello Unico, in quanto potrebbe essere richiesta dall’Agenzia delle Entrate in occasione delle possibili verifiche.

Laddove l’Agenzia delle Entrate non riceva la documentazione richiesta in occasione delle verifiche oppure rilevi irregolarità nella documentazione stessa, provvederà a sanzionare il contribuente ed a recuperare le detrazioni indebitamente usufruite.

Quali tipi di sistemi di accumulo sono compatibili con questo bonus

Una volta chiarito il fatto che il bonus in oggetto è riconosciuto per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili, va precisato che esso è compatibile con le seguenti tipologie di sistemi:

  • Accumulatori elettrochimici, come ad esempio le batterie al litio, al piombo oppure al nichel;
  • Accumulatori termici, come i sistemi di accumulo a calore latente;
  • Sistemi di accumulo ad aria compressa;
  • Sistemi di accumulo gravitazionale, come ad esempio le centrali idroelettriche specificamente progettate.

Tuttavia, è sempre importante verificare che il sistema di accumulo scelto funzioni nel rispetto dei requisiti tecnici e di sicurezza previsti dalla normativa italiana e, soprattutto, che sia installato da personale qualificato, in modo da ridurre i rischi correlati.

Successo in Italia di quest’agevolazione

Le informazioni di riferimento sulle richieste di bonus accumulo in Italia vengono ad essere pubblicate periodicamente da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Dal 1° gennaio 2020, data di entrata in vigore di questo bonus, i contribuenti italiani hanno presentato numerose richieste di detrazione fiscale, arrivando ad attestarsi per l’intero periodo d’imposta 2020 su un numero complessivo di circa 36.000.

La pubblicazione dei dati riferiti al periodo successivo ha subito un deciso rallentamento a causa delle ben note problematiche legate al COVID19: Il dato del 2020 comunque si ritiene che sia destinato ad aumentare, in quanto la consapevolezza legata all’uso delle tecnologie di accumulo di energia da fonti rinnovabili sta crescendo notevolmente.

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