Impianti fotovoltaici residenziali da 6 kw: costi, permessi e risparmio
Tutto quello che c’è da sapere prima di installare un impianto fotovoltaico residenziale da 6 Kw
Gli impianti residenziali di piccole dimensioni rappresentano una parte importante delle soluzioni per partecipare alla transizione ecologica. Per i cittadini, poi, costituiscono un’opportunità preziosa per abbassare il costo delle bolletta fino ad eliminarla del tutto, raggiungendo l’autoconsumo.
Orientarsi nel mercato solare, però, può essere più complicato del previsto: preventivi, permessi, agevolazioni e diverse tecnologie possono rendere complesso scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Questa guida ha l’intento di fare chiarezza su tutti gli aspetti chiave del passaggio al solare in contesti residenziali tramite impianti fotovoltaici da 6 Kw.
Cosa sono gli impianti fotovoltaici da 6 Kw
Un impianto fotovoltaico da 6kw può soddisfare le esigenze di una famiglia di 3-4 persone in termini di produzione/consumo di elettricità. Questo tipo di impianto viene in genere installato sul tetto dell’abitazione, occupa circa 50 metri quadri, ed è costituito da:
- i pannelli solari: moduli che trasformano la luce solare in elettricità. Ci sono diversi tipi di moduli solari in commercio, ma per le installazioni residenziali si usano in genere moduli standard in silicio cristallino che hanno potenze nominali di circa 300-400 wp. Questo significa che, per raggiungere i 6 Kw di potenza complessiva, si ricorre all’installazione di 15-20 pannelli solari.
- l’inverter: è l’elemento che converte la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile dall’impianto domestico.
- gli ottimizzatori: dispositivi installati sul retro dei pannelli che consentono all’impianto di continuare a funzionare anche se c’è un piccolo guasto in uno dei moduli o anche solo un’ombreggiatura parziale.
- sistemi di accumulo: si tratta di batterie che immagazzinano energia elettrica in modo che possa essere utilizzata quando i pannelli solari non producono energia (ad esempio, di notte). Un impianto fotovoltaico domestico può funzionare anche senza la presenza di un sistema di accumulo ma deve, ovviamente, rinunciare al raggiungimento dell’autoconsumo.
Quanto costa un impianto fotovoltaico da 6 Kw
Il costo dell’impianto solare da 6 Kw dipenderà dalle scelte che si sono fatte riguardo agli elementi elencati sopra, e quindi include:
- il costo dei pannelli, dell’inverter, e dei cavi e sistemi di montaggio necessari,
- il costo del lavoro di installazione,
- il costo (eventuale) del sistema di accumulo, variabile a seconda della capacità di batteria che si sceglie. Per gli impianti residenziali si opta in genere per batterie tra i 5 e i 10 kwh.
Una stima generale dei costi per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 6 Kw può essere quindi la seguente:
- circa 15.000 euro per un impianto solare da 6 Kw senza sistema di accumulo;
- circa 2.000 euro se è compreso anche il sistema di accumulo dell’ energia.
Ai costi possono essere sottratte somme dovute ad eventuali agevolazioni che si possono ottenere: l’Italia sta partecipando molto attivamente alla transizione ecologica, pertanto il governo ha messo in campo diversi tipi di misure finanziarie per agevolare il passaggio all’energia solare.
Infine, il costo dell’impianto solare dovrebbe venir considerato un investimento: visto che il costo della bolletta può essere abbattuto, la spesa per la realizzazione dell’impianto può essere ammortizzata sul lungo termine.
Autorizzazioni
Per incentivare il passaggio al solare, il Governo non ha solo messo a disposizione agevolazioni finanziarie ma ha anche compiuto uno sforzo per semplificare i processi autorizzativi. Dal 2018, pertanto, le installazioni fotovoltaiche da 6 Kw rientrano negli “interventi di edilizia libera” e non necessitano quindi di particolari autorizzazioni o permessi per dare il via ai lavori.
Questo vale anche per le abitazioni localizzate in centri storici o zone in cui vigono vincoli paesaggistici, purché i pannelli siano integrati nella struttura del tetto, non costituiscono un impedimento alla vista in punti panoramici e che la copertura sia realizzata in materiali che rispettano la tradizione.
Se questi requisiti sono riscontrati, l’unica comunicazione obbligatoria è quella da effettuare al GSE tramite modello unico: è una procedura online automatizzata con cui si comunica al Comune e al gestore di rete l’installazione e la connessione di un nuovo impianto.
Nei casi che non rientrano tra quelli sopra descritti si deve invece richiedere l’autorizzazione paesaggistica semplificata presso l’ente pubblico che gestisce l’area.
Cosa considerare prima di installare un impianto solare domestico
L’efficienza, ovvero la capacità di produrre più o meno energia elettrica a parità di numero di moduli e tecnologie a disposizione, dipende da fattori come l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli. Quali sono quindi gli elementi da considerare per ottimizzare il proprio investimento sui pannelli solari?
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Orientamento
I moduli solari sono più produttivi quando i raggi del sole li colpiscono perpendicolarmente. Per questo, l’orientamento ideale dell’impianto è con la faccia rivolta a sud.
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Inclinazione
L’inclinazione ideale dei pannelli dipende dalla latitudine del sito di installazione. In Italia, l’inclinazione ideale è di 30-40 gradi.
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Presenza di ostacoli
I pannelli sono più efficienti quanto più a lungo sono colpiti dai raggi solari. È bene valutare la presenza di eventuali ostacoli (montagne, colline, edifici particolarmente alti) che possano impedire l’esposizione dei pannelli al sole per diverse ore durante la giornata.
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Lo spazio a disposizione
Gli impianti solari domestici vengono quasi sempre installati sui tetti. Oltre che a valutare l’orientamento e l’inclinazione del proprio tetto, si deve tenere conto anche della superficie a disposizione che, come accennato, dovrebbe essere di circa 50 metri quadri.
Quanto si risparmia in bolletta?
In media, un impianto fotovoltaico da 6 Kw in Italia produce dai 7.000 ai 9. 000 kwh all’anno. Il risparmio sulla bolletta dipende ovviamente dalle abitudini di consumo di ciascuna famiglia e dalla presenza o meno di un sistema di accumulo. Il rapporto Solar Power Heats 2023 ha calcolato che, mediamente, le famiglie italiane passate al solare hanno ridotto il costo delle proprie bollette del 64% nel 2022, che equivale ad un risparmio di quasi 3.000 euro in un anno.
L’investimento sul solare può essere quindi recuperato in 5-7 anni, trascorsi i quali le famiglie possono godere di una riduzione effettiva delle proprie spese pari a diverse migliaia di euro all’anno.
Conclusioni
l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali da 6 kW rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità energetica e l’autoconsumo. Grazie ad una sempre maggiore consapevolezza, il percorso verso l’energia solare appare sempre più accessibile, promuovendo un contributo concreto alla transizione ecologica.